Lo sapevi che la componente verbale riguarda solo il 7% di tutta la comunicazione??
Vuol dire che il 93% della nostra comunicazione riguarda aspetti corporei!
Incredibile vero? E dire che siamo sempre così attenti a tutto ciò che riguarda le aree mentali, come il pensiero, i contenuti, ecc
Questo spiega anche perchè nella messaggistica e suoi social i fraintendimenti sono più frequenti, perchè manca una componente importantissima della nostra comunicazione!
Pensa anche all’uso che facciamo delle emoji per dare maggiore enfasi ai nostri contenuti.
Lo aveva anche identificato lo stesso Watzlavick con il
4️⃣º Assioma della comunicazione
Gli esseri umani comunicano sia con il modulo digitale sia con quello analogico.
Tradotto: le persone comunicano sia in modo verbale che in modo non-verbale.
Sono state identificate tre componenti
💬 C. VERBALE: è il linguaggio, governato da regole e convenzioni. È il contenuto dei messaggi, il COSA
⁉️C. PARAVERBALE: sono gli elementi espressivi della voce, le pause e le punteggiature. Diventano un sostegno al contenuto, ne esprimono le intenzioni
👀 C. NON VERBALE: è tutto ciò che riguarda la corporeità. Postura, gestualità, sguardo, espressioni del volto, prossemica (distanza). È la componente più soggettiva, è specifica di ogni persona, è ciò che maggiormente ci caratterizza.
È anche quella che può creare maggiori
fraintendimenti, proprio perchè i “codici” sono spesso privati e interpretabili, quindi soggetti a comprensioni errate o diverse dalle intenzioni del soggetto che sta comunicando.
🧩 GIOCHI
INDOVINA L’EMOZIONE - C. NON VERBALE
Questo è un semplice gioco, il punto non è tanto se indovini o meno (sarà certamente facilissimo), ma l’ho scelto perchè tu possa soffermarti sulle espressioni e notarne le caratteristiche.
Lasciati anche “toccare” e osserva se puoi metterti in contatto con l’emozione del viso che stai guardando.
Come la senti l’emozione?
In che parte del corpo si colloca?
*clicca sulle immagini per confrontare la soluzione
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QUANTE A CI SONO IN UNA “A” - C. PARAVERBALE
Questo gioco è molto divertente se fatto in gruppo, ma anche se sei da solo puoi sperimentarti ugualmente.
👉🏼 Conduttore chiede: In quanti modi diversi si può dire “A”?
Poi chiede a chi lo desidera di entrare nel cerchio e di esprimere un sentimento,
un’emozione o un’idea usando solo il suono della A, in tutte le sue possibili modulazioni,
aggiungendo un gesto o movimento che lo accompagna.
Si può seguitare con le altre vocali.
LA PUNTEGGIATURA - C. PARAVERBALE
Leggi le frasi scritte qui sotto e sperimenta le varie punteggiature. Osserva come il significato cambia completamente!
*clicca sulle frasi per scoprire le soluzioni possibili
Quindi se la C. Verbale appartiene all’area dei contenuti, del COSA, le c. paraverbali e non verbali appartengono all’area del COME: quello su cui maggiormente ci soffermeremo.
Il come è quello che ci crea maggiori problemi nelle relazioni; spesso infatti la frase ricorrente è:
Non è per quello che hai detto, ma per come lo hai detto.
I contenuti possono fare male, quindi è sempre importante scegliere le parole, ed eventualmente correggersi se ci si accorge di aver usato termini impropri o che possono essere più facilmente fraintesi, tuttavia è importante sviluppare una consapevolezza relativa al come.
Possiamo avere contenuti interessantissimi da condividere ma se non sappiamo comunicarli sarà difficile avere seguito, essere capiti o suscitare curiosità nell’altro.
Come possiamo sviluppare un’attenzione alla componente non verbale e paraverbale.
Queste due aree possono tradire le nostre intenzioni, tuttavia sono anche quelle maggiormente interpretabili e fraintendibili, dunque ti proporrò degli esercizi per facilitarti nello sviluppo di un’attenzione a quelle che sono le tue variabili emotive.
È infatti importante riuscire a rimanere connessi con le nostre emozioni, perchè sono una guida nella comprensione di quanto ci sta succedendo.
La maggior parte delle persone si anestetizza per evitare di sentire emozioni spiacevoli quali rabbia, tristezza e più in generale il dolore, tuttavia l’impossibilità di contattarle può contribuire a farci sentire disorientati e a non focalizzare il nostro bisogno.
Se per primi siamo confusi rispetto ciò che vogliamo o che desideriamo in una determinata situazione, sarà difficile anche per chi è intorno a noi capire come esserci di aiuto.
🧩 ESERCIZI
L’EMOZIONE NELLA SITUAZIONE
👉🏼 Pensa ad una situazione passata o presente in cui hai vissuto un conflitto con qualcuno (un momento di incomprensione, un disaccordo, una lite)
👉🏼 Chiudi gli occhi e porta l’attenzione al tuo respiro.
👉🏼 Inizia a ripercorrere la situazione e individua quali emozioni stavi sentendo (possono essere più d’una) e osserva se puoi trovarle maggiormente in zone specifiche del corpo (sotto forma di tensione, calore, freddezza, attivazione, nodi, groppone, blocco).
👉🏼 Identifica per ogni emozione cosa stava accendendo in quel momento:
ho sentito tristezza quando…
ho provato rabbia quando…
ho sentito gioia (sollievo, felicità, contentezza, piacere) quando…
ho provato paura quando…
👉🏼 Osserva se e cosa cambia nella tua percezione e comprensione della situazione.
⚠️ Punto di attenzione: sospendi la ricerca dei perchè.
In questo momento non ci interessano, hai avuto le tue ottime ragioni per provare le emozioni che hai sperimentato.
Si tratta di comprendere cosa stava accadendo in quel momento che tu hai sentito rabbia, paura, tristezza, contentezza, disgusto, ecc…
NON È PER QUELLO CHE DICI, MA PER COME LO DICI
Sperimenta un gioco a coppie.
👉🏼 Vi mettete uno di fronte all’altro e Stabilite chi è A e chi è B
👉🏼 A sceglie una frase da dire a B (ad es. bisogna andare a fare la spesa) e accompagna la stessa frase contattando ogni volta un’emozione diversa ed esprimendola attraverso il corpo mentre dice la stessa frase.
👉🏼 B resterà in ascolto dell’effetto che ha su di sé quello che A dice. Che emozioni sente? cosa prova? che movimento verrebbe da fare (avvicinarsi, allontanarsi…)
👉🏼 Datevi il cambio
⚠️ Nota: non c’è una risposta emotiva giusta o sbagliata. Può succedere ad esempio che possiamo provare irritazione quando l’altro è triste o spaventato. Sospendete il giudizio, in questo momento l’allenamento è scoprire cosa sperimentate nelle varie situazioni.
IN SINTESI
🎯 Il COSA è il contenuto di un messaggio e appartiene agli aspetti VERBALI di una comunicazione.
È quindi importante condividere con i nostri interlocutori le stesse regole linguistiche, accertarci che lo sfondo culturale sia piuttosto simile e che i codici siano conosciuti (ad esempio parlare la stessa lingua)
La scelta delle parole è importante!
🎯 Il COME è lo sfondo del messaggio e sebbene inconsapevolmente, influenza per il 93% la nostra comunicazione. Appartengono al come la componente paraverbale (tonalità, colore, ritmo, intenzione della voce) e la componente non verbale (la corporeità, la gestualità, le espressioni del volto), in particolare mossa dalla nostra emotività. Le emozioni sono un modo immediato di comprendere la situazione e non sono giuste o sbagliate. È importante saperle riconoscerle, sentire ed imparare ad appoggiarsi, anziché pretendere di eliminarle, perchè sono un contributo importante nel nostro orientarci, identificarci e posizionarci. Maggiormente ci sarà chiaro cosa sentiamo nelle varie situazioni, maggiormente avremo l’occasione di diminuire il rischio di fraintendimento, di diventare chiari. Certamente saremo maggiormente esposti alla possibilità di rivelarci all’altro ed essere maggiormente esposti, quindi è importante poter scegliere quando e con chi.