DIALOGHI SUL BENESSERE E MALESSERE

DIALOGHI

Dal suo significato
DIA - LOGOS : Dialogo a due, dunque caratterizzato dallo scambio, dal confronto e dalla condivisione.

Prevede quindi per sua natura la presenza di un altro (da me) a cui mi rivolgo e con cui voglio confrontarmi nelle somiglianze e nelle differenze.

Ha una matrice relazionale, perché non esistiamo senza l’altro, in ogni cosa che compiamo c’è un altro a cui tendiamo.

Ci poniamo quindi come fine quello di sviluppare Dialoghi: tra noi due (Jgor ed Irene), tra colleghi e tra noi e i voi lettori attraverso suggestioni, stimoli e riflessioni.
Certo è più complicato perché tendenzialmente produrremo contenuti attraverso articoli e/o video che avranno già preso una loro forma, ma avremo fiducia che li assumerete
in questa visione dialogica, senza quindi introiettare quanto riportato, ma ponendovi in modo critico, differenziato e rispettando la vostra unicità.

BEN-ESSERE:
Essere come esistenza

Nella società contemporanea il nostro esistere (la nostra essenza) è sempre più connesso al possesso, al verbo Avere
(ad esempio: successo - soldi - potere)

Ciò comporta che il nostro esistere assume un carattere quantitativo (di misurabilità) piuttosto che qualitativo. 

Desideriamo al contrario riportare al centro la qualità,
nutrire la nostra esistenza coltivando il ben-essere

Ben, come Buono (gustoso) significa portare l'attenzione ai sensi, recuperare desideri- passioni-bisogni collegati al proprio sentire, direzionare la propria volontà verso ciò che nutre il nostro essere.

Ciò comporta anche la possibilità di parlare del suo “opposto” il Mal-essere: non c’è uno senza l’altro.
La sofferenza è parte integrante della nostra esistenza
ed è importante ri-conscerla, conoscerla, attraversarla per trovare le strade verso un proprio benessere.
Quest’ultimo non è una conquista eterna, ma è
soggetto ad oscillazioni e variazioni a seconda degli accadimenti e delle esperienze di vita.


Temiamo inoltre che parlare esclusivamente di benessere promuova una cultura “positiva”, del “va tutto bene”, cogli l’opportunità, vedi il lato positivo.


No! Il dolore è dolore, va colto e attraversato come tale.

La visione del ben-essere che promuoviamo contiene inoltre una prospettiva relazionale: non ha a che fare con la persona/Individuo ma a che fare con le relazioni.
Riteniamo che sia fondamentale uscire da una visione centrata sulla persona e
ripensare il Ben-essere in termini di campo organismo-ambiente.
Anche in questo senso, non può esserci un
benessere del singolo, se anche l’ambiente (gli altri, le piante, gli animali, la terra) non ne godono e viceversa; diversamente è illusorio che un individuo possa stare bene mentre il mondo intorno a lui/lei soffre: lo stiamo vivendo in diretta, con tutte le catastrofi ambientali di cui facciamo esperienza diretta e/o indiretta periodicamente.
È stato frutto di un’illusione credere che avremmo potuto sfruttare al massimo le risorse del pianeta per il nostro maggior ben-essere, senza che questo comportasse alcun costo.

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